Disegni

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Evasione nei ricordi

Melis manifestò più volte la nostalgia della moglie e dell’Italia. Scorrendo il carteggio, chi si aspettasse toni malinconici rimarrebbe però deluso, perché emergono raramente, soltanto quando davvero egli non riuscì a trattenere il proprio sconforto. Si può dire che, invece, nel ricordare le vicende della vita precedente la partenza per l’Africa, si espresse con toni gioiosi, quasi entusiastici e molto teneri. Spesso, infatti, si immerse nei ricordi, rievocando alcuni momenti vissuti con Gabriella, fin dai tempi del primo incontro. In tutte le lettere scritte da Addis Abeba dedicò un po’ di spazio al racconto del loro passato: ogni volta un episodio in particolare. Ciò che sorprende, più che la nostalgia espressa a parole è però quella descritta attraverso le immagini. Egli, infatti, inserì nelle lettere alcuni disegni che ritraevano la coppia, simboleggiata da due cagnolini, in diversi contesti e soprattutto durante le tappe del viaggio di nozze in alcune città italiane. Si trattava, come diceva egli stesso, di un modo per evadere dalla situazione di grande amarezza in cui si trovava. Rifugiarsi nei ricordi gli serviva per dimenticare, almeno per qualche istante, i propri disagi e per sentirsi più unito alla sua Gabriella e più vicino all’Italia.

 

I luoghi in Africa

Melis realizzò soltanto due disegni raffiguranti dei luoghi africani, ebbe però la grande idea di fare le piante di Addis Abeba e Gimma. Queste mappe costituiscono senza dubbio testimonianze eccezionali perché documentano l’assetto delle due città in quel periodo e mostrano quali fossero gli spazi frequentati dagli Italiani. Le descrizioni fornite nelle lettere e le cartoline permettono di integrare le mappe ed avere una visione più completa di come fossero i due centri. Sempre allo scopo di far sì che la moglie capisse meglio dove e come viveva, eseguì anche una pianta dell’alloggio in cui abitò ad Addis Abeba.