La grande passione di Melis per i viaggi e la spiccata curiosità verso ciò che lo circondava non lo abbandonarono mai, neppure nelle difficili situazioni che dovette affrontare in Africa. Anzi, proprio il trovarsi in luoghi così lontani e così diversi da quelli italiani lo spinse a descriverli con dovizia di particolari nelle lettere alla moglie. Del resto, come ribadì più volte, quelle descrizioni, erano un modo per far sì che Gabriella si potesse sentire più vicina e partecipe di ciò che egli vedeva intorno a sé. Addirittura Melis disegnò le piante di Addis Abeba e Gimma segnalando i luoghi che frequentava. In qualche raro caso accompagnò le descrizioni con dei disegni. Se nelle lettere del periodo in cui era libero le descrizioni occupano molto spazio, scompaiono quasi del tutto da quelle scritte durante la prigionia. Melis, infatti, si limitò a sporadici e brevi accenni molto probabilmente per timore della censura e per l’urgenza di dare alla moglie altre informazioni nel poco spazio consentito dalla carta da lettere in dotazione ai prigionieri di guerra.


AA.III.S-9-48-pianta-di-Addis-Abeba-5-9-09-1940 Addis Abeba

5. AA.III.S-9 - 48b - pianta di Gimma - 16-03-1941 Gimma